Le opportunità del Turismo Enogastronomico
Il Turismo Enogastronomico è un fenomeno che sta crescendo in modo esponenziale soprattutto nel nostro Paese.
L’Italia, infatti, è sempre stata vista nel mondo, oltre che come la patria dell’arte e la culla della cultura, anche come una nazione dove la prelibatezza e la varietà del cibo, che caratterizza e differenzia tutte le regioni, può dare motivazioni valide per una vacanza da ricordare.
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INDICE DEI CONTENUTI
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- Perché il turismo enogastronomico è un settore di grande interesse
- Quanto è economicamente importante il Turismo Enogastronomico per l’Italia
- I benefici del turismo enogastronomico per il territorio
- Le tendenze future per il turismo Enogastronomico
- La Puglia tra le Regioni capofila del turismo enogastronomico
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Per comprendere meglio cosa vuol dire oggi il Turismo Enogastronomico per l’Italia, abbiamo intervistato la Professoressa Roberta Garibaldi. Docente universitario e Board of Directors della World Food Travel Association e Board of Advisor del World Gastronomy Institute.
La Prof. Garibaldi, oltre che membro del Consiglio di Presidenza della Società Italiana di Scienze del Turismo (SISTUR), è autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano. Inoltre, come Presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, si è occupata di tantissime ricerche di progetti speciali applicati ai diversi territori e alle realtà imprenditoriali del turismo enogastronomico.
Perché il turismo enogastronomico è un settore di grande interesse
Professoressa Garibaldi per avere qualche notizia in più su questa importante risorsa. Perché il turismo enogastronomico è un settore di grande interesse?
Roberta Garibaldi: Il turismo enogastronomico ha visto una grande crescita negli ultimi anni. L’interesse da parte dei turisti nel vivere esperienze enogastronomiche memorabili in viaggio, è cresciuto in modo direi quasi esponenziale.
Negli ultimi 10 anni, con quella che definiamo “gastromania” si è parlato di gastronomia dalle trasmissioni televisive a riviste a libri, in tantissime situazioni, portando una maggiore conoscenza.
Pertanto, “maggiore conoscenza” vuol dire voglia di viverlo in viaggio, voglia di saperne di più, voglia di condividerlo sui social, condividerlo con gli amici. Quindi ne sappiamo continuamente di più e continuamente abbiamo voglia di vivere, di sapere di più nella quotidianità.
Abbiamo sempre più voglia di degustare dei buoni prodotti ma anche di conoscere tutte le storie, le narrazioni, gli usi, le tradizioni relativi al cibo e ai processi produttivi. Si apre, quindi, tutto un mondo di esperienze che è possibile offrire al turista, e a cui lo stesso partecipa con molto piacere.
Parliamo quindi di ruolo dell’enogastronomia nel turismo per tutte le tipologie di turisti, ma fondamentalmente per il turista enogastronomico, ovvero per colui che si muove con questa primaria motivazione (fermo restando che sono entrambi, molto importanti).
Quanto è economicamente importante il Turismo Enogastronomico per l’Italia
Per capirne di più dal punto di vista economico, sarebbe interessante capire che cosa ci dicono i numeri rispetto a questo settore.
Roberta Garibaldi: Io ogni anno pubblico il rapporto sul turismo enogastronomico italiano nel quale facciamo una fotografia sia della domanda che dell’offerta di questo settore. Oltre a questo rapporto pubblichiamo ricerche, a livello mondiale, su questi aspetti.
Abbiamo concluso fondamentalmente che un turista su due, nei principali mercati mondiali che abbiamo mappato, ha fatto almeno un viaggio con questa primaria motivazione negli ultimi due anni.
I turisti che vogliono vivere esperienze enogastronomiche in viaggio si attestano intorno al 93-95%; parliamo quindi di numeri estremamente rilevanti. Considerato che siamo in anni in cui prevale il turismo interno, confermo che è una tipologia di turismo molto gradito anche dagli abitanti della propria nazione.
Questo lo riscontriamo nei vari paesi del mondo; gli italiani sono molto interessati a vivere esperienze enogastronomiche in Italia. Soltanto l’8% ha fatto esperienze solo all’estero di viaggi di questo tipo. Anzi, la maggior parte, le ha fatte solo ed esclusivamente in Italia, infatti questa tipologia di viaggi sono una buona occasione per uno short break.
Le esperienze più gradite, oltre mangiare piatti locali del territorio, quindi la cucina tipica, sono le visite dei mercati e quelle dei bar storici.
C’è anche una forte crescita negli ultimi anni anche delle visite ai produttori di tipologie diverse di prodotti, dalle cantine, che abbiamo già visto svilupparsi negli ultimi anni, alle visite ai produttori di olio, alle cioccolaterie, ai pastifici che sono un po’ nei sogni dei viaggi degli italiani.
I benefici del turismo enogastronomico per il territorio
In che modo il turismo enogastronomico apporta benefici ai territori?
Roberta Garibaldi: Da molti punti di vista! Innanzitutto è una risposta efficace alle esigenze del nuovo turista, che vuole vivere esperienze all’aperto e quindi con un distanziamento, in sicurezza.
Ha un deciso impatto positivo sull’economia, sull’occupazione e sul patrimonio locale e quindi può essere un motore di ripartenza. Inoltre è un mezzo di rivalutazione dei saperi e della cultura del luogo.
Lo sviluppo economico è legato alla filiera delle aziende a conduzione familiare, che presidiano e tutelano il territorio.
E’ un settore di lavoro intensive. Incrementa la percezione positiva di una destinazione, contribuisce a destagionalizzare le presenze (perché è un tipo di turismo che si svolge con piacere anche in primavera e in autunno) aiuta a diversificare le economie rurali e anche a tutelare il paesaggio.
Ultimo elemento attrae turisti anche con una propensione maggiore alla spesa rispetto alla media, che ricercano prodotti di qualità.
Le tendenze future per il turismo Enogastronomico
Quali sono le principali tendenze future in questo settore?
Roberta Garibaldi: Valorizzare sempre di più le visite ai produttori, gli eventi sono e saranno graditi. Anche se hanno avuto in questi anni un momento di stasi, vi è una importante tendenza che riguarda la sostenibilità, che riguarda la digitalizzazione delle imprese ma anche delle esperienze.
Pensiamo alle degustazioni digitali per esempio. C’è una forte richiesta di diversificazione e di innovazione, molta attenzione alla narrazione, allo storytelling e a tutti gli aspetti culturali che vanno al di là della semplice degustazione.
Sempre più turisti vogliono e ricercano questi elementi quindi la sostenibilità, innovazione e diversificazione, sono sicuramente le parole chiave per il futuro.
La Puglia tra le Regioni capofila del turismo enogastronomico
Quindi sostanzialmente le nostre imprese dovrebbero necessariamente conoscere questi trend perché possano utilizzarli per il loro sviluppo e sicuramente per questo la formazione è strettamente necessaria. Nella nostra Puglia ci attendiamo uno sviluppo ulteriore riguardo a questa opportunità, visto che comunque la Puglia è una delle regioni capofila per il turismo enogastronomico?
Roberta Garibaldi: La Puglia è una delle regioni più gradite dai turisti italiani che quindi la pongono al vertice delle preferenze, assieme a Toscana e alla Sicilia. E’ tra le quattro regioni più gradite dai turisti enogastronomici grazie alle ricchezze del territorio.
Parliamo di 39 IG Wine, di 21 presidi Slow Food e di 22 prodotti con certificazione relativa al cibo. Parliamo anche di tantissimi ristoranti che propongono cibo locale con grande qualità, un buon numero di ristoranti di eccellenza, di tante masserie didattiche e di 10 musei luoghi della Cultura legati al gusto, di 31 città dell’olio e un altissimo numero di frantoi attivi e un,amplissima superficie vitata.
Quindi sono tanti i fattori e gli elementi positivi e di valorizzazione che caratterizzano la ricchezza enogastronomica della Puglia e sicuramente possono, con un insieme di operatori sempre più attivi, come avvenuto negli ultimi anni, essere valorizzati ancora di più.
Ringraziando la Prof. Garibaldi per aver arricchito la nostra conoscenza in questo particolare settore, non possiamo non ricordare che, per chi ha voglia o necessità di valutare le opportunità offerte dal Turismo Enogastronomico, è attivo il corso sul Turismo Enogastronomico indispensabile per effettuare analisi, pianificazione e management Finanziabile dalla Regione Puglia.
BIO ROBERTA GARIBALDI: Professore universitario, è nel Board of Directors della World Food Travel Association, nel Board of Advisors del World Gastronomy Institute e del Consiglio di Presidenza della Società Italiana di Scienze del Turismo (SISTUR).
Autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano.
Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico.
Si occupa di ricerche e di progetti applicati per territori e realtà imprenditoriali relative al turismo enogastronomico.