Outplacement in Italia: come funziona?
Un licenziamento può essere devastante.
Per un dipendente, non si tratta solo di una perdita di reddito, ma di un’identità e di una comunità di colleghi e, allo stesso tempo, si tratta di un’esperienza spiacevole anche per i datori di lavoro.
Tuttavia, è possibile adottare alcune misure per rendere i licenziamenti un’esperienza il più positiva possibile, come l’outplacement.
Un licenziamento dignitoso dovrebbe sempre includere servizi di ricollocamento per aiutare i lavoratori a fare un passo in avanti verso il prossimo capitolo della loro carriera.
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INDICE DEI CONTENUTI
Che cos’è l’outplacement?
L’outplacement nasce negli Stati Uniti alla fine degli anni ’60 e compare in Italia a metà degli anni ’80, quando il mercato del lavoro comincia a cambiare aspetto e a diventare più dinamico.
Prima di questo periodo, infatti, le persone spesso entravano in azienda con un tacito accordo e una volta assunti, i dipendenti rimanevano nella stessa organizzazione per tutta la loro carriera.
Un servizio di outplacement fornisce assistenza ai dipendenti nel passaggio da un’organizzazione ad un’altra.
Questo servizio in concreto può includere revisione di curriculum, consigli per la ricerca attiva del lavoro, formazione per colloqui di selezione, coaching personalizzato e valutazioni di carriera o di percorso professionale.
Secondo una ricerca condotta dall’Associazione Italiana delle Società di Outplacement, più di 10 mila persone vengono aiutate in attività di supporto per ricollocarsi ogni anno e addirittura 8 su 10 riescono a trovare un nuovo lavoro entro 6 mesi.
Perché un’azienda dovrebbe investire nell’aiutare le persone che non sono più suoi dipendenti?
La risposta è molto semplice: non si tratta solo di persone in uscita, ma riguarda la reputazione dell’area Risorse Umane, il marchio stesso dell’organizzazione e la morale dei dipendenti che rimangono.
Un employer brand forte è fondamentale per attirare i migliori talenti e, assicurandosi che i dipendenti in uscita si concentrino immediatamente sulla loro carriera, piuttosto che sulle loro frustrazioni per aver perso il lavoro, ridurrà l’impatto negativo sulla reputazione dell’azienda.
Oggi, infatti, i dipendenti scontenti per un licenziamento non si lamentano solo con amici e familiari, ma pubblicano le proprie esperienze sui social media e su portali di ricerca e selezione, causando danni tangibili al marchio del datore di lavoro.
Inoltre, i licenziamenti causano molta ansia ai dipendenti rimasti in azienda, i quali si chiedono se saranno i prossimi.
Sapere invece che i loro colleghi hanno ricevuto aiuto per un servizio di outplacement individuale fa placare quelle paure e aiuta la morale.
Che cosa prevede l’outplacement?
Il percorso di outplacement fornisce un focus per i dipendenti che sono affetti da un licenziamento, fornendo loro servizi di ricollocazione immediata.
Più precisamente:
- I servizi di ricollocazione consentono ai dipendenti licenziati di passare più rapidamente alla fase successiva della loro vita professionale. Questo permette di dare loro gli strumenti per definire le loro passioni, dirigere i loro passi verso nuove opportunità professionali ed essere assunti in tempi più rapidi.
- Il coaching per l’outplacement ha un valore inestimabile, soprattutto per le persone che sono state fuori dal mercato del lavoro per un po’ di tempo. Nel caso di dipendenti di lunga durata, infatti, è molto probabile che questi non siano al passo con le ultime tendenze di ricerca di lavoro e non abbiano idea di come strutturare il loro tempo di transizione.
- Nessun costo per i dipendenti. Quando le persone perdono il lavoro, la riduzione del reddito è una delle principali preoccupazioni. Fortunatamente, i servizi di outplacement sono gratuiti per i dipendenti e sono i datori di lavoro a pagare.
- Rinforzo positivo. Perdere il lavoro può far sentire le persone ansiose. Una ricerca di lavoro che si trascina, soprattutto se fino a 12 mesi, può far sentire giù di morale e depressi. I servizi di ricollocazione possono essere percepiti come un amico fidato e presente per trovare uno stimolo risolutivo e dare una spinta di feedback positivo in modo da rimanere focalizzati sull’obiettivo.
I principali step del outplacement.
In Italia, un servizio di outplacement, può avere una durata media di 12 mesi e si struttura in questi principali step.
- Adesione del lavoratore: attraverso un colloquio individuale si raccolgono i dati personali e l’adesione volontaria della persona, condividendo la situazione aziendale ed il progetto.
- Assessment: in questa fase viene eseguito un bilancio delle competenze, delle conoscenze e delle aree di miglioramento della persona.
- Definizione del progetto professionale: si valutano aspettative personali e competenze possedute rispetto alle esigenze del mercato del lavoro.
- Career counseling: individuazione della strategia e degli strumenti indicati per il ricollocamento della persona.
- Ricerca attiva del lavoro: la persona, attraverso gli strumenti ed i canali forniti dal consulente, ricerca attivamente nuove opportunità professionali e lavorative.
- Reinserimento in ambito lavorativo: la persona viene accompagnata nella scelta e nella negoziazione delle proposte lavorative fino all’inizio del lavoro e durante il periodo di prova.
- Counseling: supporto di tipo psicologico/emotivo che accompagna la persona durante tutte le fasi dell’outplacement fino all’inizio del nuovo lavoro.
Chi si occupa di outplacement.
Nella maggior parte dei casi, l’outplacement viene offerto tramite un fornitore di terze parti e, sebbene i datori di lavoro abbiano molte opzioni e partner disponibili, è importante sapere cosa cercare in un programma di outplacement efficace.
Nessuna organizzazione vuole lasciare andare i suoi stimati dipendenti e i migliori datori di lavoro comprendono l’importanza di supportare una transizione di carriera di successo per le persone a seguito di un licenziamento.
I datori di lavoro lungimiranti ed empatici, che si impegnano ad abbracciare i propri valori aziendali, offrono quindi servizi di outplacement per aiutare i dipendenti in uscita a trovare una nuova strada.
Oltre ad aiutare i dipendenti a trovare il loro nuovo lavoro, offrire supporto per il ricollocamento può aiutare le organizzazioni a ridurre i costi del personale, proteggere il loro marchio, trattenere i dipendenti e aumentare la produttività del personale rimanente.
Diventa quindi importante affidarsi ad aziende specializzate nella gestione delle fasi così delicate del rapporto di lavoro e nell’affiancamento ai candidati, rendendo l’outplacement un obiettivo raggiungibile e da affrontare con un approccio positivo.